Intanto Salvini ha chiuso i porti alle navi Ong. Così non potranno più scaricare in Italia il loro carico di merce umana da vendere sul mercato del business fatto sulla pelle degli immigrati. Non c’è voluto molto. E’ bastato l’ordine del ministro degli Interni. Solo che finora non l’aveva mai dato nessun ministro. Perché?
Forse, come qualcuno ha sussurrato, perché c’era una accordo fra Renzi e l’Europa: noi ci teniamo i negri e voi chiudete un occhio sulle inadempienze europee dell’Italia?
O perché quegli imprenditori, quelle organizzazioni “caritatevoli”, quelle cooperative e quelle organizzazioni non governative che sull’invasione africana ci guadagnano hanno entrature tali da riuscire a proteggere il loro business anche contro la volontà della grande maggioranza del popolo italiano?
O perché la Chiesa cattolica continua a predicare che bisogna accogliere, ma in Vaticano non entra nessuno?
O perché questi signori godono dell’appoggio di quei poteri forti che da tempo hanno programmato per il nostro paese la sostituzione della popolazione?
Che cosa dicono infatti i mondialisti che sostengono l’ineluttabilità e l’utilità dell’invasione africana? “Siccome gli italiani fanno pochi figli è necessario rimpiazzare il vuoto demografico con i negri. Non importa se entrati illegalmente.”
E a sostegno di questa aberrante teoria che nel giro di qualche generazione vorrebbe fare dell’Italia un’altra cosa, c’è la fandonia che gli immigrati servirebbero per garantire le pensioni con i contributi che pagherebbero. Ma quali contributi? Quelli che siamo costretti a versare noi per dare i famosi 35 euro al giorno (1.050 euro al mese) a ciascuno di loro? O meglio: agli speculatori del business dell’accoglienza. Perché è a loro che vengono corrisposti. E sono loro che lucrano sulla differenza fra i 5 euro al giorno che vengono lasciati agli immigrati come “argent de poche” e il costo del mantenimento e quello che incassano dallo stato. Sono queste le vere ragioni per le quali i trafficanti, dagli scafisti a quelli che li ospitano, hanno finora fatto i soldi con il business degli immigrati al quale Salvini sembra stia riuscendo a mettere la parola fine.
A porti chiusi
Lettera Politica N. 730
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E’ di oggi la notizia che la nave irlandese Samuel Beckett che partecipa alla missione europea “Euronavformed – operazione Sophia” è attraccata al porto di Messina con 106 immigrati irregolari. Si cerca in tutti i modi di far rientrare dalla finestra quello che si era fatto uscire dalla porta. Penso che nessuno di noi fosse al corrente di questa ennesima cazzata fatta dal caro Renzi, ovvero la sottoscrizione di questo ennesimo patto truffa con cui la marina militare di vari Paesi europei si impegna nel pattugliamento delle coste libiche per soccorrere i migranti e ovviamente, portarli nel porto vicino più sicuro che “deve” essere italiano. Il tutto mentre la magistratura sta cercando di azzerare i fondi economici a disposizione della lega, per impedirle di andare oltre. Salvini è un leone, non ha paura di niente, e per questo è stimabile, ma penso che non si renda conto dell’infinità di persone, enti, lobbies, Paesi stranieri, massonerie varie contro cui si è messo. Leggo sul Corriere della Sera che l’on Calderoli ha esaminato tutti i conti della Sparkasse di Bolzano e li sta facendo certificare da una società di revisione. Calderoli dice che tutto è alla luce del sole, che i milioni scomparsi in realtà sono stati spesi per regolare attività politica, che dal vecchio partito a guida Bossi al nuovo partito a guida Salvini non è transitato nemmeno un euro, quindi l’opinione che la sentenza sia stata pilotata diventa sempre più una certezza. Il PD è nella confusione più totale di un’assemblea sanguinosa finita sabato con l’elezione di Martina a segretario, ma quando la nuova dirigenza prenderà in mano le redini del partito o di quel che ne resta, la reazione al governo in carica sarà furiosa. Magistratura democratica si scatenerà con accuse e processi anche alle intenzioni. I media italiani saranno al 90 per cento occupati stabilmente da pareri contrari all’operato del governo con accuse di razzismo, antieuropeismo, e quanto più possa apparire tragico e allarmistico. Abbiamo davanti mesi, anni di lotta molto dura in cui si renderà necessario urlare forte e chiaro da che parte si stà. Il governo per i tempi a venire deve sentire il sostegno del popolo che lo ha eletto, altrimenti non avrà il coraggio necessario per affrontare i nemici che si troverà davanti.