In questi giorni sono arrivati i dati macroeconomici dell’Eurozona che, come ampiamente
preventivato, segnano un calo del PIL del -3,8% rispetto al trimestre precedente, mentre quelli italiani ci riportano un drammatico -4,7% quando avevamo già registrato un -0,3%. Questo significa che siamo in recessione. Certo lo sapevamo già e purtroppo il trend sarà ancora negativo e peggiorerà, visto che ad aprile abbiamo tenuto l’economia ferma e a maggio ripartirà a stento.
Tutti gli analisti sono concordi nel prevedere per il 2020 un calo annuale del PIL italiano tra il 10% e il 15%. Nessuna novità, ma proprio per sopperire a questo calo è necessario inserire liquidità vera nelle tasche di aziende e cittadini in difficoltà stampando soldi. La stessa La Lagarde ha dato un segno di vita, dichiarando che il programma OMT previsto con le linee di credito del MES non è lo strumento adeguato per affrontare questa crisi. Ma va? Meglio tardi che mai. Vediamo se prima o poi si decideranno davvero ad usare la BCE come vera Banca Centrale, visto che su questo punto latitano ancora.
Comunque analizzando i numeri si vede chiaramente che dal 2008 ad oggi, ovvero dopo la grande crisi finanziaria, l’Italia non è mai davvero ripartita. Infatti, quando l’Eurozona era in decrescita perdeva molto di più degli altri Stati (13 trimestri consecutivi di recessione) e quando invece l’Eurozona è ripartita nella crescita, l’Italia era il fanalino di coda e cresceva meno di tutti (1% annuo in media).
È chiaro quindi, che l’euro e l’austerity ci stanno fortemente penalizzando (distruggendo), rispetto ai competitors europei. Più rimarremo in questa situazione peggio sarà per la nostra economia.
Quindi, o l’Unione Europea interverrà davvero in modo serio e concreto, ma ne dubito, oppure gli italiani decideranno di far da soli, perché sarà inevitabile per sopravvivere.

DATI ECONOMICI EUROPEI
Lettera Politica N. 819
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Comunque andrà sarà un bagno di sangue e dobbiamo ringraziare la classe politica completamente inadeguata
ormai sono circa due mesi che si ripetono le stesse cose, ed ognuno con la propria conoscenza, da suggerimenti, proposte….. tutte le proposte e/o idee hanno i loro pro ed i loro contro, il problema è uno ed uno solo, ma chi dirige il paese vuole veramente che l’italia riparta o ci sono disegni programmi che non si conoscono, non credo che sia solo e soltanto per un tornaconto di popolarità individuale, se così fosse saremmo proprio messi male
Individuare la causa del disastro solo nell’incapacità di qualcuno o di molti è limitativo e fuorviante. Limitativo perché non tutti i politici sono così. Fuorviante perché distrae dalla vera causa del fallimento che è lo svuotamento della democrazia. In Italia sono 10 anni che non c’è un governo eletto dal popolo. Dal golpe Monti in poi solo governi del Presidente legati a doppio filo a Bruxelles. Lì sanno bene che l’Italia a fronte del forte debito pubblico è uno degli stati con il più grande risparmio privato. Gli eurocrati puntano a far sì che il debito appaia insostenibile per poter giustificare poi una tassa patrimoniale prelevando forzosamente i soldi direttamente dai conti correnti degli italiani. Gli ingenui – soprattutto di sinistra- credono che sia una forma di “giustizia sociale”. In realtà viene colpita solo la classe media perché i grandi gruppi finanziari e gli speculatori sfuggirebbero, come sfuggono già. E chi governa è strumento più o meno consapevole di questo disegno.