Otto ottobre: il Parlamento ha scritto una brutta pagina nella storia della nostra Repubblica. Tutti i gruppi parlamentari hanno esultato per il taglio di 345 parlamentari. Tutti, anche quelli che qualche settimana fa gridavano “al voto al voto, ridate la parola al popolo”. Tutti, anche quelli che parlano di democrazia come un dogma religioso. La gente, si sa, bombardata dalla propaganda anti-politica del mainstream mediatico, crede per l’85% che tagliare i parlamentaria sia una cosa buona, perché così, hanno raccontato, si risparmia. Ma si sbaglia. E’ un risparmio ridicolo, come quello del taglio dei vitalizi. Una fissazione dei grillini – strumento dei poteri forti e funzionali ai loro disegni- che sono riusciti a tirarsi dietro tutti, anche quelli che sanno benissimo che ridurre il numero dei parlamentari è una cazzata, ma per paura di perdere voti si accodano alla più becera demagogia.
Su 28 Paesi membri dell’UE (compreso il Regno Unito), l’Italia fino a ieri era 5^ per rapporto deputati ogni 100 mila abitanti (0,9). Con la riforma diventa il Paese UE con il minor numero di parlamentari ogni 100 mila abitanti (0,7). Significa che alle prossime politiche troveremo un deputato ogni 150mila abitanti e un senatore ogni 300mila. La politica nazionale sarà ancora più lontana.
Se la democrazia ha un costo che viene considerato spreco, perché non abolire direttamente il Parlamento? Lasciamo decidere delle nostre vite a 10 persone, o ai giudici, o a degli algoritmi, o più facilmente alla Casaleggio & Associati!
Il taglio dei parlamentari è il paradosso di chi ha raccolto voti contro la casta, ma dalla casta, quella vera, è stato inventato ed è costantemente manovrato. Perché la casta non è più la politica, ma la finanza. Meno rappresentanti eletti, più casta. Questo hanno votato quasi tutti. Quindi c”è poco da esultare, nulla di cui menar vanto. Aver votato per ridurre ulteriormente la democrazia non è un servizio fatto al popolo sovrano, ma un atto di sottomissione a chi si sta impossessando della nostra sovranità.

MENO PARLAMENTARI, PIÙ CASTA
Lettera Politica N. 789
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Articolo imbarazzante, per me socialista. Ho cercato una ragione positiva per la riduzione del numero di parlamentari e mi sono rifugiato nella speranza di dibattiti più liberi e informati.
Grazie del commento. Io trovo imbarazzante pensare che riducendo la rappresentatività, riducendo la politica, si crei uno Stato più efficiente e attento alla spesa.
Meno parlamentari non significa più libertà ed informazione, ma l’esatto contrario.
Caro Frasson, il taglio dei parlamentari porterà un risparmio dello 0,006%, cioè nulla. Ma la gente approva all’85% perché l’hanno convinta che il deficit dipende “dai costi della politica”. Hanno tagliato i consiglieri comunali, i consiglieri regionali, hanno abolito i gettoni ai consiglieri provinciali e la loro elezione diretta, hanno abolito i vitalizi e tagliato quelli esistenti. Risultato? La spesa pubblica continua ad aumentare. Questi tagli sono giustificati con il risparmio economico, ma è una scusa. Il vero obiettivo è ridurre i margini della democrazia perché ciò è nell’interesse dei poteri forti, della finanza che decide ormai tutto. Lo affermo con senso autocritico date le mie radici culturali: ma chi ha fatto la Costituzione l’ha fatta bene. E’ sta il frutto di un dibattito fra le varie anime della società politica italiana e, perché no, anche di un compromesso, ma è stata fatta piuttosto bene. Andarla a toccare sull’impianto della democrazia rappresentativa significa fare casino e basta. O il popolo si riappropria della sovranità o diventeremo tutti schiavi.
quando lo Stato è al servizio del cittadino, allora si ha “democrazia”
quando il cittadino è in funzione dello stato, si ha dittatura
senza che la forma dell’ammkiistrazione, del governo, incida su tal concetto. Ed oggi la più soffocante delle dittature è in atto, con lo statucolo che vuol sapere quanti caffè beviamo e che quotidiano leggiamo imponendo il pagamento tracciabile elettronico!
Diego,
condivido quanto da te evidenziato, è una vita che affermo ” i 5S siano al servizio dei poteri”. Stop!
Poi se mi permetti sulla propsota di FI di candidare Draghi alla Presidenza del Consiglio,
non si discosta molto da quanto sopra.
E come si dice …..: meglio da soli che male accompagnati, cioè Berlusconi si vuole ingraziare ” l’Europa Forte “.
Il mio pensiero è che sia Fratelli d’Italia che Lega corrano da soli, nel caso contrario ci si annacqua…
In buona sostanza che governi la SN o che governi la DS poco importa per ” LORO ” l’importante per ” LORO ” è che l’Italia sia sottomessa.