La funzione dei simboli è quella di sintetizzare un’idea con un’immagine, la più semplice possibile, affinché sia facilmente percepibile e comprensibile a tutti. La croce, cioè due linee perpendicolari che s’intersecano, a prescindere dal significato religioso che ne ha accompagnato la diffusione, è un simbolo semplice per antonomasia. E per questo di successo. Lo stesso vale per altri simboli come la falce-e-martello, la stella, la croce celtica ecc.
Al contrario un simbolo arzigogolato, complesso, contenente immagini diverse ne rende difficile la comprensione annullandone la funzione principale che è quella di colpire con immediatezza chi lo guarda comunicando l’idea che rappresenta.
I simboli della Lega e di Fratelli d’Italia appartengono a quest’ultima categoria.
Prendiamo quello della Lega. Contiene la scritta “Lega Nord”, che ha già due elementi, la Lega e il Nord. Poi c’è la figura di Alberto da Giussano con la spada e lo scudo, all’interno del quale è inscritto il Leone di S.Marco che a sua volta sotto una zampa tiene un Vangelo aperto sulla pagina in cui è scritta la frase di S.Marco evangelista “PAX TIBI MARCE, EVANGLISTA MEUS.” Come se ciò non bastasse, sempre all’interno del medesimo simbolo c’è quello del “sole delle Alpi. Sotto il tutto la scritta “Padania”.
Anche il simbolo di Fratelli d’Italia non scherza. E’ una “matrioska”, quelle bamboline russe che al loro interno ne contengono un’altra e poi un’altra ancora e così via. Si tratta di tre cerchi inscritti uno nell’altro. Il più grande, attraversato da un cordone bianco-rosso-e-verde, tipo cerimonia patriottica, reca la scritta “Fratelli d’Italia”, un nome già un po’ lungo di per sé che esprime due elementi diversi: la fratellanza e la nazione. All’interno di questo primo cerchio ce n’è un secondo, che consiste nel vecchio simbolo di Alleanza Nazionale che a sua volta ne ingloba un terzo, il simbolo del Movimento Sociale Italiano recante al centro la fiamma tricolore che si eleva da una base trapezoidale.
Evviva la semplicità!
E’ mai possibile che nell’era della comunicazione e del marketing Salvini e la Meloni, che sono due giovani del nostro tempo, non mettano mano ai simboli dei rispettivi partiti per semplificarli mettendoli al passo con il linguaggio dell’oggi?
Pare che Salvini stia finalmente pensando di trasformare la Lega da partito marco-regionale a partito nazionale togliendo dal nome il riferimento al Nord. Benissimo! Dato che c’è approfitti dell’occasione per un restyling anche del simbolo.
Credo che anche la Meloni, donna giovane e dinamica, ci stia pensando.
Sarebbero due bei segnali di rinnovamento della destra!

Simboli e nomi
Lettera Politica N. 688
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